domenica 4 febbraio 2007

accorrete numerosi!!!!





GRANDIOSA GITA (o gitarella)
di 1 GIORNO a LUPINO (GRA)!!!
Per la Festa della Madonna del Pangrattato
FA-VO-LO-SO!


E PER Sole Lire.... dite, ..... dite un po'...... che fate, non dite?
... diciamo noi: 12.150 !!!! e ci STATE bene.



Sìììììì, ci veniva anche LEI a un'indimenticabile GITA da sogno nella patria della MARMITTA a cherosene, il ridente paese dove naqque il poeta Bandini Vito detto "il Casinista" per le sue lyriche lette ai concittadini dal megafono montato sul tetto della sua Sinca 1000, e dove potreste gustare il famoso "Fezzicone", la tradizionale frittellona di uova, fegato e limone. Insomma, non mi viene le parole da tanto che vi vorrei dire il programma di questa BELLISSIMA Gita (o gitina) e allora ve le dico, eccolo: PROGramMA

Ore 3.50 circ(a): Appuntamento sotto il tendone del "Bar da Ematoma" puntuali chi non c'è entro un'ora e mezzo si va via e si attacca (lui) a questa cippa di cazzo (scusate il termine ma coi ritardatari ci vuole un po' di rigore).
Ore 4.20: Partenza allegri allegri anche in caso di NUBIFRAGIO sul potente automezzo "OM '65", il lussuoso pulma (e no camio, come qualche maligno ebbe a dire l'anno scorso) messo a disposizione dalla ditta "Viaggi senza frontiere/pagamento anche a nero", vettura provvista d'ogni tipo di moderno conform, ovvero: sedili verdi; corridoio fra essi [utilissimo per transitare e mettersi a sedere senza dover ricorrere alle tradizionali risse di chi viaggia sui pianali dei cami (o camii, o camions's, poi ci s'informerà meglio sul prulare, intanto scusate la parentesi quadra)]; WC ampio e arieggiato fruibile tramite l'apposito bottone elettronico che - se premuto - l'autista frena e vi fa scendere a pisciare nel campo; modernissimo apparecchio TV che però rimane spento per non attirare il MALOCCHIO non si sa mai; vetri a prova di vento; SPIA della riserva sempre accesa non badiamo a spese.
Ore 5.00: Lieve slittamento sulle RANPE.
Ore 5.02: Te Deum di ringraziamento e distrazione dei contvsi con una simpaticissima dimostrazione di PENTOLE A COTTURA TERMONUCLEARE SICURISSIME senza scopo di LuCro ma solo con PAGAMENTI DI TUTTO RIPOSO.
Ore 5.23: Simpatica discesa dei gitanti che non hanno sottoscritto lo STOCKS di 32 pentole TERMONUCLEARI proposte dalla dita "Bitossi Emo-Pentole & Padelle anche per Ospedali" sponsor della GITARELLA e Cognato dell'Organizzatore cioè me presente, cioè, non propio presente ma scrivente Panicchi Emilio cavaliere del lavoro (e della topa) abbiate pazienza per l'italiano son tutto sudato.
Ore 6.00: Allegro spettacolo PYROTECNICO dovuto allo scoppio di due pentole maledette; lievissime ustioni ai presenti, intonazione della canzone "Dammi il pingone" dei Dick-dick con la travolgente chitarra della cantante scosciata Marusca (detta "Mirka" o, se volete, "Maila") e liberazione nell'aria di 107 protoni impazziti.
Ore 7.12: Breve sosta sul piazzalone "L. Gelli" per dar modo ai gitanti di sgranchirsi un po' all'aria buona e all'autista di sostituire il semiasse.
Ore 9.04: Ripartenza allegra con giuochi a squadre e perdita del radiatore.
Ore 10.55: Piacevolissima sosta (non prevista dall'itinerario perché imboccavasi a 130 all'ora la strada sterrata sulla sinistra per isbaglio al bivio per Milanello sentiti gli urli dei gitanti e il parere diverso dell'autista Marri Brunero coniugato con Marra Marisa perdevasi temporaneamente l'itinerario previsto e il controllo sia del mezzo che della ritenzione sfinterica, e abbattevasi numero 9 faraone che casualmente e imprudentemente trovavansi transitare tra le ruote del potente automezzo, presso lallevamento di faraone appunto di cui sopra propietario il Sig. Favilli Armando sposato Favilla Renata a domanda degli Spett. Carabinieri io qui presente rispondo) a Zebrona, il famoso sito archeologico fondato decine e decine d'anni fa dagli ETRUSCHI e poi da loro abbandonato quando morirono tutti (per forza) e così passato all'attuale Amministrazione Comunale a cui vanno i nostri più rispettosi saluti e preghiera di non usare le GANASCE come successe qualche mesetto fa colla gita dei Pisellini Primavera.
Ore 12.37: Ripartenza dal SITO dopo le regolari pratiche di rimozione del veicolo e conpilazione del tradizionale FOGLIO di VIA da parte dei simpatici Vigili Locali.
Ore 13.00: Piacevolissima sosta-PRANZO al Ristorante "da Renatone al Fecaloma" le bevande ve le portare voi e anche le forchette se permettete. Il gustosissimo pranzo (o pranzetto) comprende queste squisiterrime pietanze, eccole: - Brodo d'acqua gassata - Crostini di murena ferita ma ancora offensiva - Cannelloni ricotta granturco e acciughe - Brasato di bue alla Silvan (ora c'è, ora non c'è) - Bocconcini di licaone alla Vaivai - Insalata del benzinaio - Macedonia di moscerini - Caffè, (lo zucchero è a pagamento) e AMMAZZACAFFE' buonissimo offerto dalla casa: si tratta del famoso AMARO del PILOTA, il gvstosissimo licuore licquore a base di erbe himalaiane e VETRIL preparato dai monaci Gagaroni di San Petardo che da secoli detengono la ricetta segreta e lo producono coi loro PIEDI (essendo monchi) nell'antica farmacia del convento ora interamente rinnovata e detta PERTROLCHEM-Montedison/Poliuretani Atossici. Chi lo volesse accuistare aqquistare almeno due bottiglioni può farlo liberamente a prezzo veramente stumefacente dite... eh?... dite un po'... 52.000 Lire soltanto da pagare in mano a me o del propietario della Trattoria il sig. Tonfoni Renato che poi ci si mette d'accordo tra di noi senza ricorso alle mani essendo cugino di mia moglie Luisa.
Ore 15.80: Ripartenza giuliva (eccettuato chi non avesse voluto liberamente aquistare aqquistare l'amaro scuisito) e gioco della mosca cieca in pulmans senza feriti.
Ore 16.20 oppure 18.15: Arrivo nella storica piazza di LUPINO (FRA) e scoppio del pneumatico di scorta in segno di festa. Visita all'antica negropoli romantica e al DUOMO di San Giulebbe, protettore del fegato, tutto scolpito nella MOTA ANTICA durante il Rinascimento, ossia circa nel 1200 annetto più o meno. Espletate le cose culturali (dodici minuti mi pare che bastino), eccoci al meglio, ossia alla visita al modernissimo CRAVATTIFICIO f.lli Moscardini di Moscardini Emo & Attilio, ove l'astvto gitante potrà seguire DAL VIVO l'interessantissimo procedimento di produzione delle gravatte e anche acquistarne una decina a prezzi veramente MISERABILI. A chi l'aquisterà (la decina) sarà dato in OMAGGio uno splendido Fermacarte a forma di NERCHIA, oggettino spiritoso ma fine tutto buccellato a mano nel moplèn; tre (2) bottiglie di Olio Panicchi, l'olio d'oliva dal gusto pungente che serve anche per tenere lontani i gechi; sette rivoltelle antiche SEMBRANO VERE, da collezione, imitazioni perfette delle antiche rivoltelle dei pirati, e invece sono fatte di TORRONE ZIGHIERI (non ingerire, è torrone da rivoltelle, non da mangiare - tenere lontano dai bambini e dai cibi).
Ore 19.00: Allegro ritorno passando per un altro itinerario, tanto per vedere altri interessanti posti e civiltà, anche perché al maledetto bivio di Milanello imboccavasi stradone sterrato a destra nonostante il parere diverso dei gitanti trovantisi in lieve disaccordo con l'autista e tribbiavansi una decina (15) di tacchini imprudenti ospiti del rinomato allevamento "Balderi Manrico & nepoti" qui lo dico in fede di fronte al Maresciallo Canello.
Ore 23.08: Discesa dei gitanti qualche chilometrino prima della destinazione per far quattro passi in allegria raccontandosi la bella esperienza e dar modo all'autista di sostituire l'avantreno.
Dai, sì che ci veniva anche LEI a questa favolerrima GITARELLA!!!!


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